Nebbiolo
Spesso si sente di re che il Nebbiolo sta nel Piemonte come il Pinot Noir sta alla Borgogna, regione d'oltralpe che ha ispirato i produttori di Barolo e Barbaresco nel caratterizzare i grandi vini che hanno consacrato le Langhe come zona vitivinicola di eccellenza nel mondo.
Barolo e Barbaresco non sono le sole nobili espressione di Nebbiolo, coltivato in Piemonte da almeno ottocento anni. Esistono Docg storiche come Gattinara, Ghemme, Valtellina Superiore e Doc come Bramaterra, Lessona, Nebbiolo d'Alba, Langhe, Fara e Carema che meritano attenzione.
Ma è tra le nebbiose colline di Barolo e Barbaresco che questo vitigno ha determinato negli ultimi 30 anni le sorti di molti produttori, portando i loro nomi in tutto il mondo. Il patrimonio di zuccheri, acidi e polifenoli presente nelle uve sono, quando vinificato in purezza, crea vini unici per carattere, spessore e austerità. Il colore è rosso granata, che con gli anni presenta sfumature arancioni. il ricchissimo bouquet va dai profumi di frutti di bosco al tabacco, al cuoio, alle spezie, al goudron (termine che indica quella nota tostata e catramosa che si percepisce sullo sfondo).
In bocca, specialmente nei primi anni e in alcuni territori più argillosi, sviluppa una potenza notevolissima, che i produttori di oggi sanno ingentilire con lunghe maturazioni in botte grande o con un attento uso della barrique, e può invecchiare tranquillamente oltre i cinquant'anni, anche se raggiunge il suo apice tra i dieci e i trenta.